mercoledì 28 dicembre 2011

Kent Brockman/Massick - "Split 9""



Robustissimo split tirato e pompato (almeno nelle intenzioni), generato dall'unione di forze di due gruppi abbastanza giovani ed energici. I Kent Brockman sono più indirizzati sul PV,uniscono 2 voci, di cui uno in scream, abbondano con i mid tempo e riff piazzati ogni tanto che rasentano il grindcore, per 7 canzoni veloci e tutte abbastanza prevedibili, senza sforzarsi di superare gli stereotipi del genere. I Massick integrano giri vicini al crust con un miscuglio hardcore/PV, che lascia però lo spazio a intermezzi melodici molto anni '90 che lasciano interdetti e spezzano un sacco l'andamento del disco. Con la loro originalità ben calibrata anche se appare forzata, alle volte, salvano questa uscita che sarebbe stata condannata dalla totale uguaglianza con decine di altri album di altrettanti gruppi poco fantasiosi. Il loro lato è più difficilmente apprezzabile (anche se un po' pretenzioso con certe immisioni di strumenti che non centrano a livello immediato), soprattutto da chi è abituato ai generi "ortodossi", ma rimane il migliore ed è decisamente su un altro livello, anche se non certamente troppo superiore.
Voto: 5

Tracklist:
01. An Everyday Of Occurence (Kent Brockman)
02. May(hem) (Kent Brockman)
03. Taste Is The Enemy Of Art (Kent Brockman)
04. No Comprehansion (Kent Brockman)
05. Your Politics (Kent Brockman)
06. University Anecdotes (Kent Brockman)
07. Outro (Kent Brockman)
08. Sigfried And Roy (Massick)
09. Lack Of Power (Massick)
10. Fiftyfive (Massick)

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domenica 25 dicembre 2011

ANXTV - "Neve Rosso Sangue"



Solo 3 canzoni per la seconda uscita del gruppo anarcho punk di La Spezia, ANXTV, ma che bastano a farci inquadrare il loro sound, già visto nell'esordio del 2005, poi nello split con Bestiame, Berserk e Carogna e infine ritrovato nello split coi Vivere Merda. Non si staccano mai molto dalla loro direzione ma riescono a far discretamente bene il loro lavoro, e questi pezzi passano, ricordando i 5° Braccio e i Wretched, con influenze hardcore punk, anche se con testi decisamente meno incisivi e un po' troppo prosaici per rimanere in testa bene. Questo smonta abbastanza il potenziale delle canzoni (a parte la title-track che è decisamente troppo lunga) che rimangono comunque apprezzabili se amanti del genere, essendo musicalmente ben fatte e con liriche che, per quanto, come già detto, poco incisive, rimangono consapevoli e dense. La traccia conclusiva dell'EP "Ore rubate", è ripresa dai Biocidio, gruppo di cui faceva parte uno dei membri attuali della band spezina.
Voto: 6/7

Tracklist:
01. Intro/Workalienazione
02. Neve Rosso Sangue
03. Ore Rubate/Outro (cover Biocidio)

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venerdì 23 dicembre 2011

Tear Me Down - "Morire Di Tolleranza"



I Tear Me Down sono una delle migliori realtà uscite dalla scena hardcore punk italiana degli ultimi anni, affermazione più volte certificata dalle loro incisioni. "Morire Di Tolleranza" è quella che reputo migliore, tra gli album e i demo presenti nella loro discografia, seppur penalizzato da una registrazione orrenda che fa sembrare il basso una specie di chitarra acustica. Si tratta di HC ispirato alla scena americana old school, stile 7 Seconds ma più sporco e con commistioni con il tipico sound italiano, grezzo, veloce e lanciato senza freni, con un riffing ben studiato e testi tra i migliori della band, impegnati e calibrati in ogni contesto, sicuramente ad un altro livello rispetto a quelli di "La Rivolta Non Si Arresta". Sono passati circa 14 anni dall'uscita di questo album e pezzi come "P.L.", "Come mi vogliono", "Come l'inferno potrebbe essere peggiore" rimangono ancora dei calci sui denti, non intaccati dal tempo e a dimostrazione del valore di questo gruppo.
Voto: 9

Tracklist:
01. Tu
02. P.L.
03. Non Sottostare
04. Come Mi Vogliono
05. 20 Secondi Di Violenza
06. Cancella Il Passato
07. Come L'Inferno Potrebbe Essere Peggiore
08. Nulla Cambia
09. Scuola
10. Solitudine
11. (Op)pressione
12. Emo Di Merda

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domenica 18 dicembre 2011

Agnostic Front - "Something's Gotta Give"



Terminata la parabola che congiungeva, per gli Agnostic Front, l'hardcore punk con il metal, si arriva a "Something's Gotta Give", con il ritorno a sonorità decisamente più in linea con l'HC, pesante e martellato in perfetto stile New York City. Salta subito alle orecchio una somiglianza con la prima produzione dei Cro-Mags, anche se più "raffinata" e curata, a livello di musica.  D'altronde il NYHC è sempre quello: riffoni, batteria che pesta sui tamburi, ritornelli coi cori e tempi da mosh ben calibrati, con l'esperienza di una band che dopo album non proprio brillanti è tornata alle origini e a ciò che sa fare meglio, partorendo un bel disco, anche se poco immediato, forse per l'eccessiva patina generale, che toglie il grezzume tipico di certi generi. La cover rifatta di "Crucified" degli Iron Cross, padri dell'oi! americano, chiude in maniera classica un uscita che se non proprio brillantissima contiene delle belle canzoni come la title track, "The blame" e "Rage", pur se penalizzati da una ripetitività stancante, e canzoni meno belle come "Voices", assolutamente dimenticabile.
Voto: 7

Tracklist:
01. Something's Gotta Give
02. Believe
03. Gotta Go
04. Before My Eyes
05. No Fear
06. Blinded
07. Voices
08. Do Or Die
09. My War
10. Bloodsucker
11. The Blame
12. Today, Tomorrow, Forever
13. Rage
14. Paulie The Dog
15. Crucified (cover Iron Cross)

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venerdì 16 dicembre 2011

Affluente/Monkeys Factory - "Fabbrika Bulloni"



Split risalente al 1995-1996, contenente 16 pezzi inequamente divisi tra le due band. I primi 10 sono degli Affluente e contengono le prime registrazioni di canzoni che poi sarebbero finite su "T.S.O.L." e "Libera Fame", più sporche a causa della registrazione ma sempre sulla stessa linea, pur con titoli cambiati. La loro musica non soffre cambi di stile, rimanendo un bell'hardcore carico, potente e pieno di testi significativi, d'impatto come d'abitudine per un gruppo che sta scrivendo ormai da più di 15 anni la storia del punk italiano. Particolarmente belle "Tribù dei ben vestiti", "Al limite" e "La democrazia non fa per me" (che sarebbe poi diventata "Proprietà del governo"). Le altre 6 tracce sono opera dei Monkeys Factory, che suonano un hc che ricorda vagamente gli Infezione ma dice poco, soprattutto se confrontati con i compagni di split. "Uomini grigi" regge bene e così "Reagisci", anche se in maniera minore, per il resto le canzoni sono molto fiacche, non possedendo la carica degli Affluente e nemmeno testi del genere.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Declino (Affluente)
02. La Democrazia Non Fa Per Me (Affluente)
03. No! (Affluente)
04. Ti Farò Male (Affluente)
05. News Management (Affluente)
06. Al Limite (Affluente)
07. Un Aspetto Delle Cose (Affluente)
08. Mai! Mai! Mai! (Affluente)
09. Tribù Dei Ben Vestiti (Monkeys Factory)
10. Credo In Me (Monkeys Factory)
11. I Miei Giorni (Monkeys Factory)
12. Reagisci (Monkeys Factory)
13. Uomini Grigi (Monkeys Factory)
14. Onore E Gloria (Monkeys Factory)
15. Amami (Monkeys Factory)

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mercoledì 14 dicembre 2011

Affluente, terzo capitolo!



Da notizie fumose è emerso che gli Affluente abbiano in previsione l'uscita di un album (il terzo dopo "T.S.O.L." e "Libera Fame") per il 2012. Su questo non vi è certezza, certo è però che la band è tornata in studio preparando pezzi nuovi.

martedì 13 dicembre 2011

Contrasto - "Dentro Le Mura"



I Contrasto passo dopo passo, disco dopo disco, hanno portato avanti un percorso e un discorso sempre coerenti e sempre musicalmente micidiale. "Dentro Le Mura" è il battesimo (dopo il singolo "Contropotere") di quello che è, secondo me, uno dei migliori gruppi italiani in circolazione oggi. Subito riconoscibili nei loro riff sporchissimi, la velocità sostenuta alternata ai cambi di tempo, i testi impegnati e di qualità e quella rabbia quasi claustrofobica che comunicano in ogni loro singolo pezzo. La base è un classico hardcore made in italy, chiuso e potente, che ricorda i Wretched così come certi Negazione o Indigesti, senza mai focalizzarsi o paralizzarsi su qualcosa di troppo specifico, infondendo tutta la personalità di una grande combo (peraltro estremamente produttiva, cosa rara per un gruppo in grado di mantenere un buon livello di qualità nelle uscite) nella loro musica, ancorata alle radici della scena e tuttavia nuova. Un classico che bisogna assolutamente conoscere.
Voto: 8

Tracklist:
01. Canemacchina
02. Fradicio Di Vita
03. Fuori
04. Contropotere
05. Colpito Alla Schiena

Un ritorno dei Bloody Riot?



Sulle pagine della fanzine della GDS Crew, i Bloody Riot sono stati intervistati dopo la loro esibizione insieme ai Because The Bean al 10° compleanno dell'Anfibio Records, a giugno 2010. Nel corso dell'intervista hanno anticipato la preparazione di pezzi inediti e hanno accennato alla più che possibile uscita di un nuovo LP della band romana. Vedremo quindi un ritorno in studio per la storica band romana? Speriamo di si.

domenica 11 dicembre 2011

Eat You Alive, il primo album



Il primo album degli Eat You Alive (dopo un EP e due comparse in compilation), con Mirco degli Antisexy alla voce, è stato registrato e mixato, è stato scelto un titolo "The Last Stage Diving" e disegnata una copertina, tra pochi giorni l'uscita sulle distro!

Attitudine - "La Nuova Alba"


Definitivamente marchiati come ambigui, quando non come nazi, gli Attitudine erano bolognesi, ufficialmente apolitici e suonavano un oi! ben fatto ed originale. Alla base di tutto c'è una bella linea melodica che non viene mai a mancare, pur passando in secondo piano sui pezzi più aggressivi (come "Disciplina skinhead"), una grande originalità e una buona preparazione tecnica. Questi elementi uniti danno 12 pezzi che vanno a costituire uno dei migliori album oi! usciti nell'ultimo decennio in Italia, ricco e completo, fuori dagli stereotipi del già sentito, ruvido di attitudine da working class e registrato in maniera tale da farne apprezzare ogni aspetto. Non tutti le canzoni sono all'altezza del livello generale del disco, ne è un esempio "Lupo della steppa", pacchiana, e "La resa dei conti", che risulta come l'episodio più banale di tutto l'album. Per il resto, il suono che rimanda all'Inghilterra, i ritornelli che suonano come inni, i cori e i testi ben studiati ed efficaci sono le qualità che fanno di "La Nuova Alba" un uscita da avere ad ogni costo, sorvolando sulla cattiva fama del gruppo, in parte immeritata.
Voto: 8/9

Tracklist:
01. Asso Di Picche
02. Attitudine
03. Croce Di Ferro
04. Disciplina Skinhead
05. Fotti Il Tuo Padrone
06. La Nuova Alba
07. La Resa Dei Conti
08. Le Idee
09. Lupo Della Steppa
10. Non Siamo Come Voi
11. Pitbull Skinhead
12. L'Ultima Risorsa

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Novità Set Me Free



I Set Me Free, dopo il cambio di cantante, hanno pubblicato recentemente un nuovo EP (su bandcamp potete trovare uno dei 2 pezzi presenti) e ha in preparazione uno split con la straight edge band ungherese xMotivationx.

Rockets From The Tomb - "The Day The Earth Met The..."



Gruppo attivo tra il 1974-1975 nella scena di New York, il disco racchiude i vari demo e alcuni pezzi live. Contraddistinti da una formazione estremamente instabile che si riflette anche sulle canzoni che raramente seguono una stessa linea da una registrazione all'altra sono uno dei più curiosi fenomeni dell'epoca. Un punk stralunato e psicotico con inserti melodici e deliranti, apprezzabile solo dagli intenditori che vogliono approfondire la conoscenza di quella che fu la scena generatrice di moltissimi gruppi tra cui Ramones, Dictators e Blondie, per nominare i più famosi. Altra curiosità è la presenza in alcune canzoni di Stiv Bators. O' Connor e Madanski, futuri membri dei Dead Boys (nel disco si trovano le primissime versioni di "Sonic Reducer", "Ain't It Fun", "Down In Flames", e "What Love Is It" e non solo) e di Laughner e Thomas che avrebbero poi fondato i Pere Ubu (anche "Life Stinks", "30 Seconds Over Tokyo" e "Final Solution" nelle loro versioni originali sono presenti nell'album). Una vera band-incubatrice per la futura esplosione del punk.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Raw Power (Cover Iggy & The Stooges)
02. So Cold
03. What Love Is
04. Ain't It Fun
05. Transfusion
06. Life Stinks
07. Muckraker
08. 30 Seconds Over Tokyo
09. Satisfaction (Cover Rolling Stones)
10. Sonic Reducer
11. Never Gonna Kill Myself Again
12. Final Solution
13. Foggy Notion
14. Amphetamine
15. Read It & Weep
16. Seventeen
17. Frustation
18. Down In Flames
19. Search & Destroy (Cover Iggy & The Stooges)

lunedì 5 dicembre 2011

Pioggia Acida - "Demo Corrosivo"



I Pioggia Acida sono 4 ragazzi da Varese e suonano uno street punk schietto e veloce con voce femminile debitamente incazzata. 5 canzoni in cui si sentono richiami agli UK Subs, ma anche NoWhiteRag e Havoc. Riffing essenziale, doppie voci nei ritornelli e ogni tanto rallentamenti che permettono di spezzare un po' i brani e renderli più riconoscibili, quindi niente di nuovo o inaspettato per questa band a metà strada tra Inghilterra e Italia. Insieme a ciò c'è un bello strato di grezzume che ricorda da vicino gli anni '80; purtroppo questo stesso grezzume rovina il disco sotto certi aspetti quali la cura messa nelle registrazioni (ogni tanto la voce esce fuori tempo, ad esempio) e questo va a discapito di alcuni pezzi che, con un po' più di preparazione, sarebbero potuti apparire meglio. "Ultraviolenza" e "Chiesa artificiale" come pezzi migliori, con ritornelli endemici che si stampano in testa e testi discreti.
Voto: 6,5

Tracklist:
01. Chiesa Artificiale
02. Commerciale
03. Picchia Tua Figlia
04. Ultraviolenza
05. Maledetto XVI

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domenica 4 dicembre 2011

Short Walk - "Don't Be One"



Gli Short Walk suonano una specie di powerviolence estremamente grezzo e con forti influenze da gruppi quali Ceremony e Extortion. Classica formula di velocità e pezzi brevi, con riff da mosh violento ma, caso strano, pochi cambi di tempo in perfetto stile anni '90, per confezionare un disco bello pulito e lineare, che non riserva certo delle sorprese e probabilmente non ci prova neanche, pescando dall'hardcore e in certi punti dal thrashcore. La concretezza e la semplicità della band sono il loro punto forte, in quanto non cercano nuovi mezzi espressivi, innovazioni o espedienti per variare qualcosa, ma si limitano a creare un sound già conosciuto che però riesce ancora a suscitare qualcosa, se alla base c'è la convinzione, come in questo caso. Quindi, stand up and mosh!
Voto: 6/7

Tracklist:
01. Too Sick To Mosh
02. Retail Retard
03. Dude Machine
04. I'm Boring, Fuck You
05. Hot Head
06. Icy Hot
07. In Between Time
08. Uggs (Kill Yourself)
09. 5 Speed
10. PV POV
11. Clean For Fun
12. North Face Hardcore

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sabato 3 dicembre 2011

Cro-Mags - "Age Of Quarrel"



"Age Of Quarrel" non è certo un disco facile da recensire. Su questo gruppo pesa il ruolo di padri fondatori dell'hardcore mischiato con il metal e quindi anche, insieme agli Agnostic Front, del NYHC, e questo album è il loro fondamentale esordio. Escluso comunque il lato storico del lavoro rimane la grande qualità di un opera potente e devastante, ancora oggi, passati 25 dall'uscita. I riff sono puro hardcore punk americano, e sarebbero poi stati scopiazzati da migliaia di gruppi (nessuna sopresa se sentendo questo disco vi sembra di averlo già sentito da qualche altre parte), John McGowan usa la sua voce roca per caricare ancora di più questa formula di canzoni che ricorda Slapshot, Sick Of It All e Youth Of Today. Nessun compromesso e tanta tamarranza per un capitolo importante della scena americana e internazionale (anche gli italiani Woptime, per esempio, li hanno coverizzati). D'altronde "Street justice", "Show you no mercy" e "Hard times" sono diventati inni simbolo di una generazione.
Voto: 9

Tracklist:
01. We Gotta Know
02. World Peace
03. Show You No Mercy
04. Malfunction
05. Street Justice
06. Survival Of The Streets
07. Seekers Of The Truth
08. It's The Limit
09. Hard Times
10. By Myself
11. Don't Tread On Me
12. Face The Facts
13. Do Unto Others
14. Life Of My Own
15. Signs Of The Times

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giovedì 1 dicembre 2011

KappaKappaKappa - "Necrorologio"



Mi ero già interessato a questo gruppo per il loro precedente album. Mi aspettavo quindi un lavoro un linea e di discreta qualità, esattamente come l'esordio; sono rimasto estremamente sorpreso nel sentire l'estrema maturità raggiunta dal gruppo, la serietà e, si potrebbe dire, la consapevolezza di un animo decisamente più cupo in seno alla band. La duttilità e la versatilità dei componenti dei 3 componenti del gruppi (tutti cantanti, oltre che strumentisti) contribuiscono ad arricchire il sound plastico e aggressivo del disco, levigato e orientato su un hardcore decisamente moderno, affiancato da pezzi ska e altri ancora influenzati da tracce (per quanto lievissime) di grindcore. Senza questa capacità di cambiamento e di disponibilità verso altri tipi di musica, i KappaKappaKappa probabilmente non emergerebbero granchè dalla confuso distesa di gruppi che inseguono il moderno HC, senza darsi un parvenza di originalità neanche per sbaglio; eppure i brianzoli ci riescono e confezionano un gran bell'album dall'odore di nuovo con pezzi ottimi come "Gioventù Bruciata", "Nata per morire" e "Il tuo inferno".
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Spazi Vuoti
02. Necrorologio (Suono Solo Per Me)
03. Cento Vite Fa
04. Nata Per Morire
05. Una Canzone Per Sempre
06. Cosa Parlo A Fare?
07. L'Aria Che Respiro
08. Non Rinnego Un Secondo
09. Il Tuo Inferno
10. Non Ti Voglio Più
11. Ken Il Guerriero
12. Gioventù Bruciata
13. Di Passaggio