sabato 31 marzo 2012

Razzapparte - "Il Drago E Il Leone"



I Razzapparte appongono la firma su questo disco di oi! italiano, uscito nel 2007, che si classifica tra i migliori dieci dischi del genere usciti nel decennio 2000-2010. Il gruppo laziale sfodera tutte le sue carte migliori e piazza, una dopo l'altra, 13 canzoni studiate e calibrate perfettamente, grintose, veloci e discretamente melodiche che si inanellano in un lavoro completo e vario, con spazi di ska e di punk hardcore, cori e un pezzo esclusivamente strumentale (decisamente curioso in quest'ambito). Il suono è fresco, i testi sono studiati, rabbiosi e sono ben lontani dagli stereotipi del genere, in bilico tra la protesta sociale dura e pura ed una visione più personale della realtà, ambito comunque "approfondito" in due tracce: "Solitudine" e "Su di te!", rimanendo così nuovi all'orecchio di chi si è abituato agli stereotipi perpretrati da troppe bands oi!. Un lavoro davvero ottimale, senza un attimo di stanca o mal riuscito, che passa per canzoni che sono già destinate ad essere inni e altre che rimangono più chiuse e poetiche; ecco quindi un disco vario, originale, potente e destinato a diventare un classico, con tutte le possibilità che una band può mettere in campo, elevate al massimo grado.
Voto: 10

Tracklist:
01. Intro
02. Casuals
03. Non Piegarti
04. Su Di Te!
05. L'Oi! E' Vivo
06. M.C.S.
07. Ribelli Del Week-End
08. Un Posto Per Noi
09. Solo Una Guerra (cover Klaxon)
10. Non Voglio Lezioni
11. Solitudine
12. Il Drago E Il Leone
13. Dirty Punk (cover Clash)

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giovedì 29 marzo 2012

You Suck! - "And You Know It's True"



Fastcore molto vecchio scuola per gli italiani You Suck! che nel loro disco d'esordio mettono giù una decina di tracce piene della rabbia e del senso dell'umorismo tipico di questo sottogenere dell'hardcore. Registrato ottimamente, tutti tempi molto sostenuti, canzoni brevissimo e piene di passaggi spaccaossa da mosh lanciato e senza rimpianti, influenzato da Vitamin X, skate punk e thrash metal, mixati e mischiati in una miscela di pura energia, questo è "And You Know It's True", che testimonia ottimamente il ritorno di una passione per questo tipo di punk in Italia (vedasi Eat You Alive, Anti You, LxExAxRxNx ecc. ecc.). Semplice e diretto, nient'altro da dire.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Live Fast, Die Fun
02. Rosada
03. Tired Of You
04. Tribute My Ass
05. Curling Oppressione
06. Thrash Your Life
07. Dive Or Die
08. Long Lyric Up You Ass
09. Push It Fast
10. State Of Mind

domenica 25 marzo 2012

Gripe - "The Future Doesn't Need You"



Un demo equilibrato tra l'hardcore più duro e furioso, il grindcore e il powerviolence; equilibrio che porta a confezionare un disco di una portata d'attacco e aggressività veramente notevole. Velocità e spazi da mosh ignorante e cazzuto, alternati sotto una linea di vocale che cambia dal growl (poco usato in realtà) allo scream, con l'unico obbiettivo di martellare in maniera sempre più micidiale e letale per le orecchie dell'ascoltatore. Negative Approach, Spazz e Napalm Death, in un mix impietoso e che piacerà ai cultori della musica più devastante, rumore e violenza.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Eatr Bot
02. Go For The Throat
03. History Of Violence
04. Just Fucking Die
05. Pigs In Shit
06. Prison Tycoon
07. The Future Doesn't Need You
08. Universal Stupidity

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The Rabble - "The Battle's Almost Over"



C'è poco da dire sullo street punk ormai, le tematiche son le stesse degli Exploited di 30 anni fa, così come i riff che potrebbero essere dei Total Chaos come dei Dishonour Squad (per semplificare il discorso). Questa produzione del 2007 ricorda proprio questo, ha un odore di stantio e di stanco, come di una musica che abbia esaurito completamente idee e spirito d'inventiva, perdendo così un proprio motivo d'essere; purtroppo l'entusiasmo o la passione del gruppo (che ha anche una discreta fama internazionale) non può fare da stampella a un disco imperniato su un genere che è morto, a meno che a suonarlo non siamo gruppi di un livello superiore alla media, come gli SS Kaliert. Agli appassionati piacerà, in quanto è energico e veloce, agli altri lo sconsiglio.
Voto: 4

Tracklist:
01. Seeking
02. Salvation
03. Sick & Tired
04. Blood & Whiskey
05. Bored
06. Tommy Was...
07. The New Generation
08. This World Is Dead (feat. Mark Unseen)
09. Devil's Highway
10. The Battle
11. Step Back
12. Wasted Days
13. Zombies
14. Dead End
15. Start Again
16. City Of Sin

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sabato 24 marzo 2012

T.R.A.M.I.N.E.R. Hardcore - "Rimpiangendo La Lotta Armata"



I T.R.A.M.I.N.E.R. pongono la questione politica al centro del loro hardcore battente e furioso, tipicamente italiano (l'influenza dei Tear Me Down si sente chiara), veloce e lanciato in avanti. I testi non mostrano nessuna mediazione o compromesso, in un attitudine da scontro che sbatte a terra, senza pietà, contornati da un riffing pesante e micidiale che ripercorre l'old school e gli anni '90 in tutti i suoi momenti migliori, pescando dall'hc duro e puro e dall'oi!,  e variando da pezzo a pezzo, in un album che segna un apice di impegno e impatto inestricabilmente legati e concatenati, inserendo spazi di parlato, cambi di voce alternati e ritornelli martellanti, sia nei pezzi più lenti ("Mi hanno fatto vivo" e "Non è cambiato un cazzo") che in quelli più veloci e stringati ("Violentapatia" e la titletrack). Non c'è nessuna via di mezzo in un vortice di mosh e prese di posizione ben al di là della sinistra costituzionale, racchiudendo uno spirito che si pensava sopito e che invece pulsa ancora ben vivo.
Voto: 8,5

Tracklist:
01. Violentapatia
02. Mi Hanno Fatto Vivo
03. Modernità
04. Belpaese
05. Tra Le Braccia Della Morte
06. Schiavo
07. Novecento
08. Sopravvivo
09. Fatalismo
10. Lotta Armata

Atomic Pollution - "Anarchy And Peace"



Gli Anarchy Pollution rappresentano perfettamente il carattere distintivo dell'anarcho punk: ogni disco è un manifesto politico, chiaro e preciso, e tutti sono messi gratuitamente a disposizione dalla band per il download.  Musicalmente sono chiaramente eredi dei Crass con influenze che si rifanno molto moderatamente al sound più duro e aggressivo di matrice americana, con riferimento particolare a Subhumans e Aus Rotten, senza tuttavia perdere quel carattere profondamente melodico che tipicizzava la band di Essex. "Anarchy And Peace" è un EP di 5 tracce, tutte incentrate su ritornelli come slogan che si fissino in testa e su riff spediti, molto simili tra di loro, che sostengono comunque bene il risultato finale di un disco decisamente old school e che lascia da parte finezze e mezzi tecnici per arrivare a un risultato più diretto, che però difetta in originalità e dopo poco stanca per la ripetitività innegabile.
Voto: 6

Tracklist:
01. Anarchy And Peace
02. You Can Keep Your Life
03. No Gods No Masters
04. Right To Know
05. Dog Of The System

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domenica 18 marzo 2012

Mediatrocity - "Your Destruction Will Be Not Televised"



Pregevole disco di crack rock (unione di ska, punk e hc per chi non lo sapesse) uscito nel 2010, per gli inglesi Mediatrocity, quartetto di Norwich che si dedica alla riscoperta ottimale di un genere solitamente abusato e suonato in maniera mediocre e ben poco originale, soprattutto in quest'ultimo periodo. Quest'album segue a breve distanza l'EP (di livello più basso) uscito l'anno prima, e con 13 canzoni ottimamente registrate sigla la qualità e l'inventiva compositiva della band, che riesce a maneggiare alla perfezione i vari generi uniti, facendo spiccare le qualità e le peculiarità di ognuno, costruendo il tutto su una solida base di ska classico in levare, senza limitarsi a risuonare vecchi pezzi dei Leftlover con una distorsione diversa, ma cercando di unire influenze molto diverse e provare ad andare avanti con qualcosa di nuovo. Le tracce sono abbastanza lunghe, ma non annoiano ("You call them heroes" che è anche il miglior pezzo dell'album dura più di tre minuti abbondanti) grazie alla buona strutturazione e alla discreta esecuzione, a parte una batteria limitatissima, che azzoppa tutta la ritmica, limitandosi ad un ruolo basilare e di puro sfondo. Spazio a parte per i testi che uniscono critiche sociali vere e proprie ad atteggiamenti più ironici e caustici (come "Hippie critical", che si dimostra anche un buon pezzo), dimostrandosi intelligenti e curati.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Intro
02. You Call The Heroes
03. Pain Into Power
04. Pick Your Poison
05. Eagles Claws
06. Hippie Critical
07. Broken Britain
08. Inglorious Basterds
09. 911
10. Minimun Wage Mafia
11. Save Yourself
12. Waste Of Society
13. Promised Land

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sabato 17 marzo 2012

Arranzu - "Non E' Mai Troppo Tardi"



Gli Arranzu sono un gruppo sardo (di Nuoro, per la precisione) e rappresentano magnificamente quel ritorno all'old school nazionale che si avverte crescere tra molti gruppi della scena attuale. "Non E' Mai Troppo Tardi" è il loro secondo disco, pesantemente influenzato da D.D.I., Peggio Punx ma anche dai meno conosciuti Chain Reaction, quindi musica sporca, graffiante e veloce, con sopra cantato classicamente urlato, cori e ritornelli sempre picchiati in faccia all'ascoltatore. Lascia decisamente sorpresi l'uso di elettronica in certi passaggi e il deciso calo di tono (intenzionale, direi) di certe canzoni rispetto ad altre, permettendo così di diversificare il suono (grazie anche al cambio di distorsione che intercorre di tanto in tanto) e di non cadere sulla falsariga di troppe band che si limitano a copiare riff anni '80 senza aggiungerci nulla di proprio. Queste variazioni allentano la tensione che il gruppo costruisce attraverso l'album, con attitudine e coerenza, su tematiche e intenzioni; anche se certe volte, i testi pur essendo efficaci lasciano la sensazione di "già sentito" per l'abuso di tematiche care al punk fin dalle origini.
Voto: 7

Tracklist:
01. Non E' Mai Troppo Tardi
02. Brucia
03. Papa Reale
04. Confusione
05. Barrosa
06. Pensieri
07. Bad Doys
08. Hora Et Labora
09. SIAE
10. Carcere
11. Punk Al Pogo

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domenica 4 marzo 2012

Madido Respiro - "Come Posso Sognare"

 

I Madido Respiro sono stati un gruppo di Alessandria che in soli due anni (2005 e 2006) ha rilasciato due dischi di ottimo livello, questo "Come Posso Sognare", che segnò il loro esordio, e "An Eye For An Eye", con una svolta al cantato in inglese. Sonorità molto old school, accompagnate da testi che fanno scuola Nerorgasmo, Peggio Punx e Raw Power, introspettivi girati verso un risvolto sociale, affrontato con rabbia e lucidità attraverso 8 tracce che scolpiscono un affresco potente di hardcore punk italiano. L'ottima registrazione permette di apprezzare al meglio la preparazione del lato musicale/strumentale della formazione che risulta curato e vario, di ottimo sostegno ad un cantato furioso che ricrea atmosfere micidiali, che riescono a fare pensare l'ascoltatore, senza mai essere già sentiti o ripetitivi o banali, come succede ormai quasi sempre nei ritorni all'old school.
Voto: 8

Tracklist:
01. Morte Apparente
02. Accecato Dal Buio
03. Estraneo
04. La Mia Dimensione
05. Il Mio Male
06. Il Tempo Che Passa
07. Come Posso Sognare
08. Guerra

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