venerdì 28 settembre 2012

Secret Seven - "Take It Back"

 
 
Qualcuno potrebbe dire che 35 minuti sono una durata eccessiva per un disco fastcore, ma quando ci si rende conto che "Take It Back" consiste nella raccolta dell'intera discografia del gruppo, allora le cose cambiano. Da Singapore, con un nome che richiama quello di una serie di romanzetti gialli per ragazzi, i Secret Seven sono innamorati delle sonorità americane alla Infest (citati anche in copertina) e dimostrano chiaramente, con una carica di furia e violenza che ricorda meritatamente i maestri. Riff scaricati addosso all'ascoltatore, due voci alternate in continuazione e buone parti mosh a inframmezzare il tutto, ricollegandosi all'hardcore punk più violento e ignorante, creando una miscela assolutamente interessante e che prende alla testa da subito.
Voto: 8
 
Tracklist:
01. Rise Up - Reach Out
02. Go DIY
03. My Spit
04. Mana Harga Diri
05. Dumbass Jackasses
06. Nippon E Ai Wo Komete
07. Not A Choice
08. Can't We Just Get Along
09. Tolerate No More
10. Way it Was
11. Take It Back
12. Whose Interest
13. Basicore
14. Without A Fight
15. This Inner Struggle
16. Hate Music
17. In This Scene
18. Salutation
19. 16
20. Hardcore Fun
21. Kapal Pasan
22. Who Are You To Judge Me Like That
23. Dream Of Utopia
24. What Have You Achieved
25. A Real Future
26.Multinational Conman
27 Team Player
28. Lion City Hardcore
29. Sunnava Pit
30. Not Fast Enough
31. Kindergarten Commandos
32. Months
33. To The Max...
34. How I Miss Your Friendship
35. Survivor Singapore
 

lunedì 24 settembre 2012

Dint - "Dint"



Negli anni '90 esplodeva il metalcore e l'hardcore lento, pesante e picchiato di Chokehold e vari compagni; così Lodi si adeguava facendo nascere un gruppo come i Dint, profondamente influenzati da suoni stile chugga-chugga e moshcore. Questo primo demo sono solo 4 tracce, un sound oscuro che le percorre e le anima tutte, urla angosciose e rallentamenti improvvisi per alimentare quella tensione emotiva che i lodigiani rincorrono apertamente, diventando pacchiani e abbastanza prevedibili; infatti il demo non ha resistito alla prova del tempo e risulta eccessivamente ripetitivo, eccessivo in certi parti passaggi e, come già detto, decisamente pacchiani con l'inserto di voci spettrali di sottofondo e arpeggi che vorrebbero essere drammatici. Evitabile.
Voto: 4

Tracklist:
01. Sei Tu
02. Autoalgofilia
03. Identità
04. Pioggia

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venerdì 21 settembre 2012

Culto Del Cargo - "Culto Del Cargo"


 
I Culto Del Cargo si presentano con uno dei migliori nomi che io abbia sentito negli ultimi anni in giro per la scena hardcore (rimando a Wikipedia per una spiegazione sul significato) e un 7" di 5 canzoni completamente autoprodotti. La band veneta dispiega un poderoso attacco di crust/dbeat con forti influenze hardcore dai ritmi sostenuti e dalle distorsioni pesanti e potenti, rassomiglianze con certi Contrasto si colgono qua e la durante l'ascolto, lasciando nelle orecchie la sensazione di un aggressione spinta e decisa a fare più danni possibili, tra growl e scariche di tupa tupa ignorante. I testi si alternano tra buoni ("Scarpe, divisa e cappio" e "Pensare e rifiutare") e alcuni decisamente più scadenti e banali ("Respirando la morte" e "L'era dell'uomo") che, pur testimoniando l'interesse e la passione del gruppo per certe tematiche, ricadono troppo nello stereotipo di certi generi per poter essere ancora trattati con originalità, a meno che non si tratti di un impegno qualitativamente eccelso. Questo omonimo esordio, rappresenta quindi, per i CdC un ottimo inizio e, si spera, una promessa di continuità sulla linea che è stata tracciata con queste 5 tracce.
Voto: 7

Tracklist:
01. Scarpe, Divisa E Cappio
02. Respirando La Morte
03. Immagina
04. L'Era Dell'Uomo
05. Pensare E Rifiutare

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mercoledì 19 settembre 2012

Detox - "Beirut Hamra Punx Demo"



Il Libano non è certo in cima alla lista dei Paesi che spiccano per i gruppi hardcore, nuovi o vecchi che siano. I Detox sono gli unici, per di più dotati di front woman, e questo in un paese a maggioranza islamica è ancora più curioso e particolare: il suono puzza decisamente di inghilterra dei primi anni '80: Motorhead, Discharge e GBH, sonorità metalliche e batteria che fila di sottofondo come una mitragliatrice. Registrazione discreta per 3 brani niente male, gli stacchi sono ben fatti e i riff vanno dritti al punto; l'unico vero problema, decisamente grave, è la mancanza di originalità, di qualcosa che possa far distinguere il gruppo di Lemmy Kilmister dai libanesi, voce a parte. Onore al merito di chi suona hardcore in paesi dove la libertà di espressione non è la prassi, ma musicalmente parlando sono giusto godibili.
Voto: 5

Tracklist:
01. Surrounded By Filth
02. Detox
03. The System Fails But The Law Prevails

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martedì 18 settembre 2012

AA/VV - "Papi, Queens, Reichkanzlers & Presidennti"

 
 
Il 1982 fu un anno magico per l'hardcore, con la scena al suo apice e un mare di uscite che sarebbero diventare leggendarie, "The Kids Will Have Their Say" negli USA e "Lo Stato Ha Bisogno Di Te? Bene, Fottilo" in Italia, solo per citarne due. Venne anche organizzata questa compilation comprendente ben 4 gruppi italiani (tra cui i 5° Braccio, gruppo che fu un incubatrice per Negazione e Contrazione), i britanicci Total Chaos (non l'omonimo e più famoso quartetto americano, nato nel 1988), i finlandesi Kaaos e i tedeschi Stromsperre, che si fecero un nome come "la band più veloce" di tutta Berlino. Le bands differiscono grandemente tra di loro, tra il punk quasi parlato degli Irah, che aprono il 7", l'old school di stampo nordico dei Kaaos (amici e compagni di sound di gruppi come i Rattus) e l'anarcho dei torinesi 5° Braccio, dimostrando l'originalità e la varietà dell'hardcore dell'epoca, non ancora appiattito su dogmi di genere ma mosso da un impulso ideologico piuttosto forte. I testi dei gruppi italiani, sono molto diretti al punto, e il brano presentato dai Sottocultura è forse l'episodio migliore di tutto il disco, che regge bene la prova del tempo, nonostante siano passati più di 30 anni: gli Stromsperre continuano ad avere un impatto feroce e i Total Chaos freschi e originali, con un brano di 2 minuti con solo voce e batteria; a mostrare la corda rimane forse "Fotti il sistema", con una durata di più di 5 minuti e un ritmo poco stringente e coinvolgente. Da sentire comunque, tutto il 7", per il valore di assoluta testimonianza delle origini dell'hardcore, oltre che per la qualità degli artisti che vi hanno partecipato.
Voto: 8,5

Tracklist:
01. Fotti il Sistema (Irah)
02. Revolution Part 10 (Total Chaos)
03. Mai Più Tortura (5° Braccio)
04. Alltag (Stromsperre)
05. Isanmaalliset (Kaaos)
06. Attack (Sottocultura)
07. Lotta Per Il Potere (Kollettivo)

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sabato 15 settembre 2012

Tear Me Down - "Il Tempo Cambia"

 
 
Ed ecco, a distanza di ben 8 anni da "La Rivolta Non Si Arresta", l'ultimo lavoro degli ormai veterani Tear Me Down. "Il Tempo Cambia" è un lavoro curato e profondamente impregnato dello spirito militante e puramente old school dei laziali: in generale i pezzi sono decisamente più veloci che nel precedente LP, raccogliendo influenze anche dagli anni '90 più veloci (senza finire nel PV o nel fastcore) ma si alternano in maniera armonica con altri più lenti e cadenzati che permettono di spezzare il ritmo e impedire che le canzoni diventano un unica amalgama di riff sparati addosso a chi ascolta. I testi rappresentano un punto particolare dell'album, in quanto, mentre alcuni testimoniano la qualità che il gruppo riesce a raggiungere e mantenere ("2.11" e "Lo Stato nelle vene" ne sono un ottimo esempio) altri lasciano decisamente dubbiosi sul significato, la pertinenza o anche solo la necessità di inserirli ("Lavoro II" forse è il caso più ecclatante),  ma a conti fatti rimane un bilancio in positivo dello sforzo compositivo della combo di Viterbo. Tirando le somme, "Il Tempo Cambia" è un bell'episodio di hardcore italiano, sempre fedele all'old school ma lontano dal cristalizzarsi su stereotipi e modelli ormai banali, anche se non raggiunge il picco artistico della band che è stato "Morire Di Tolleranza".
Tracklist: 7

Tracklist:
01. Tutto Rosso
02. Giovane Frizzante
03. All'Attacco
04. Rapporto All'85%
05. PSM II
06. 2.11
07. Lavoro II
08. Hardcore Prevedibile
09. Parlare E' Economico
10. Lo Stato Nelle Vene
11. Io Sono Accaccì
12. Fukushima Dentro

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mercoledì 12 settembre 2012

Sedative - "Viceroton"



"Viceroton" si apre in una maniera perfetta per un album grind vecchia scuola: 4 secondi di riff e poi una scarica di blast beat che ci riporta nel consueto universo sonoro della devastazione. I Sedative comprendono membri degli Incrust, e sono devoti a un sound di scuola prettamente americana, ricordando i Brutal Truth (parlando del periodo più death metal) e i Nasum, anche se l'aggressività ce la mettono tutta genuina, supportata da una buona tecnica e dal rifiuto di addolcire in qualsiasi istante la formula, che però paga questa dedizione assoluta alla violenza con una certa ripetitività e mancanza di idee realmente originali, cui non riescono a sfuggire nonostante le capacità tecniche (per fortuna la band si risparmia anche dal prodursi in inutili tecnicismi), quindi risultando alla fin fine un po' noioso e poco efficace.
Voto: 5,5

Tracklist:
01. Viceroton
02. Violences Conjugales
03. Feed In
04. Euphorie
05. E-Breed
06. Vomi

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The "Viceroton" EP opens in a perfect way for a old school grind album: a riff of 4 seconds and then a blast beat storm that take us back to the solit noise devastation universe. Sedative are also members of Incrust, and follows an american sound that remembers Brutal Truth (death metal period) and Nasum, but the musical violence is self made by the band, supported by a good technic and from the deny of Sedative to make their sound easier to listen. This absolut dediction to violence make the demo weaker if we search for some fantasy, and despite of the technical issues that the band got, "Viceroton" at the end sound a little bit boring.
Voto: 5,5

sabato 8 settembre 2012

Barricata Rossa - "... E Non Si Arrende!"



I Barricata Rossa venivano da Genova e hanno rappresentato la punta di diamante di un genere che andava a mischiare ska, oi! e dub sotto il segno di una fortissima politicizzazione, e per questo abbastanza particolare, soprattutto in Italia. Le tracce sono tutte molto melodiche, costruite su un riffing che va a prendere moltissimo dall'Inghilterra e dalle sue influenze jamaicane, i testi sono il punto centrale su cui è costruito l'album, staccandosi così da uno stereotipo che molto spesso porta i gruppi ska a comporre pezzi non impegnati, ma nonostante questo non sempre sono significativi e/o ben costruiti, e trattandosi, come già detto, del punto focale del disco, quando questi sono deficitari (e succede non troppo raramente) c'è un deciso calo di livello che si percepisce immediatamente. Rimane comunque un album piacevole da ascoltare, con molti buoni spunti (e qualche punto debole nella costruzione) e una capacità di stimolazione dell'ascoltatore, una cosa facilitata anche dall'accessibilità della formula sonora portata avanti dal gruppo.
Voto: 6/7

Tracklist:
01. Intro
02. Cento Spari Nel Buio
03. Uno Contro Il Mondo
04. Corri Corri
05. Barricata Rossa
06. Con Un Ago, Con Il Piombo
07. Cuba Es Libre, Sin Cuba Nada Es Igual
08. 30 Giugno 1960
09. Hitzaile Demokrazia
10. Cani
11. Rabbiadub
12. Combat
13. Contessa

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mercoledì 5 settembre 2012

Beata Ignoranza - "Hardcore Punk In Fretta E Furia"



Un demo con delle ottime potenzialità, quello dei Beata Ignoranza, rovinato però da una tecnica alquanto approssimativa che porta la band ad andare talvolta fuori tempo e a confezionare canzoni che perdono gran parte dell'impatto per la fattura approssimativa delle musiche. I testi sono più che buoni e costituiscono il punto di forza su cui si basa l'EP: brevi, diretti al punto e ben costruiti nella loro sinteticità, testimoniano anche l'interesse del gruppo nel mandare un messaggio chiaro. E' quindi un peccato che, dal punto di vista esclusivamente musicale, questi vengano penalizzati da un hardcore old school carente, poco originale e mal fatto, che non va certo a intaccare la validità dei concetti buttati fuori dal gruppo, però rende l'ascolto decisamente meno piacevole e fluido, in quanto si ripetono gli errori e gli incespicamenti della band, in controtendenza rispetto ad un hc che si fa sempre più curato dal punto di vista tecnico e sempre più vuoto nei contenuti
Voto: 6,5

Tracklist:
01. Intro
02. Quella Delle Maschere
03. Quella Delle Divise
04. Quella Delle Scoperte
05. Quella Del Silenzio

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lunedì 3 settembre 2012

SR Radio - "You're Listening To"



Punk rock inoffensivo per gli SR Radio, inglesi che nel segno della melodia più cathcy anni '90 propongono un demo da 5 canzoni che ricordano NOFX e compagnia bella molto da vicino. Forse fin troppo, in quanto risultano quasi indistinguibili dai maestri del genere in ogni singolo passaggio dei brani, mancando completamente di un qualsiasi barlume di originalità o spontaneità creativa, attingendo a piene mani da un genere che poteva già dirsi morto all'inizio del terzo millenio e che viene ancora tirato in causa senza una ben precisa ragione.
Voto: 3

Tracklist:
01. Party At Anderson's
02. Chorus Of Indifference
03. Doomed If I Do
04. Renegades
05. S.R.T.

LWL WANTS YOU!



Gestisco LastWorldLobo da gennaio 2011 e sono stato felice di vederlo crescere sempre di più, segno che la musica underground e/o DIY ha ancora un seguito consistente. Ora cerco collaboratori per aumentare il numero di recensioni, la varietà di dischi ascoltati e un punto di vista che sia anche diverso dal mio. Per chiunque sia interessato basta scrivere a loboskinhead@libero.it o lasciare un commento qui sotto.
Grazie,
Lobo

I manage LastWorldLobo since january, 2011, and i was happy to see it growing, cause is the sign that the underground and/or the DIY music still has a strenght choke on the kids. Now i'm searching for people that help me to rewiev album, to add more albums and a point of view that is different from mine. For everyone that is intrested, write to loboskinhead@libero.it or leave a comment here.
Thanks,
Lobo

sabato 1 settembre 2012

Femau/xBADSYSTEMx/Anal Blast Terror/Rotting Rex - "Grind Is Bastard-4 Way Split"

Uno split decisamente ricco: 4 gruppi abbastanza vari e diversificati tra di loro e 20 tracce in totale; due cose accomunano le bands: la provenienza dall'Indonesia e la dedizione alla violenza sonora DIY. Ad aprire le danze ci sono i Femau, combo che porta avanti un sound marcissimo, a metà tra il grind prima scuola e l'hardcore più marcio (ricordando i Patareni), mai velocissimi ma molto orecchiabili grazie alla basilarità del riffing. Seguono  i xBADSYSTEMx, con già all'attivo diverse uscite, soprattutto split, che si espongono con una tecnica decisamente superiore e un attitudine moderna (senza ricadere nel grind new school), decisamente veloci e più crudi rispetto ai sopraccitati Femau, ma anche molto più banali e piatti, e rappresentano probabilmente il punto debole dell'album. Gli Anal Blast Terror sono forse il gruppo migliore che emerge da questo disco, con una miscela decisamente indonesiana (quella propensione al marciume e al grezzo che caratterizza molte uscite del sud est asiatico) di grind anni '80 americano e inglese: scream a manetta, rallentamenti e accelerate spaccaossa e si trova spazio anche per riff da mosh duro e puro. A chiudere il tutto ci sono le 5 canzoni dei Rotting Rex, niente di eccessivamente veloce, classico grind anni '90 con growl e scream alternati e una cover dei Proletar ad impreziosire il tutto. A conti fatti è un disco ben costruito, in equilibrio per mostrare l'anima più marcia e feroce dell'Indonesia.
Voto: 7

Tracklist:
01. Penguasa Gila (Femau)
02. Pukima (Femau)
03. Anjing...!!! (Femau)
04. Politic It's Shit (Femau)
05. Penghianat (Femau)
06. Setan Alas (xBADSYSTEMx)
07. Grind Or Die (xBADSYSTEMx)
08. Parah (xBADSYSTEMx)
09. Chaos And Restraint (xBADSYSTEMx)
10. Badsystem Fucking Bastard (xBADSYSTEMx)
11. Anal Blast Terror (Anal Blasy Terror)
12. I Shit On Your Face (Anal Blast Terror)
13. Masturbasi Itu Sehat (Anal Blast Terror)
14. Porno Gratis (Anal Blast Terror)
15. Nikmati Cumbui Lalu Tinggalkan (Anal Blast Terror)
16. Benih Penindasan (Rotting Rex)
17. Dibawah Penghisapan Negara (cover Proletar) (Rotting Rex)
18. Fucking Asshole (Rotting Rex)
19. It's Time To Drunk (Rotting Rex)
20. Rotting Dreams (Rotting Rex)

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